Non arrendersi mai. E’ stata la prima manche europea del circuito Rainforest Challenge Global Series (RFCGS), ideato dal patron Luis J.A. Wee, a svolgersi in questa difficile stagione motoristica 2020 rallentata dall’emergenza sanitaria del Covid-19. I dintorni della seconda più grande città dell’Ucraina, Kharkhiv, hanno ospitato in un soleggiato week end d’inizio giugno un’avvincente due giorni all’insegna dell’offroad estremo, tra fangaie profonde e passaggi nell’acqua al limite dell’impossibile, con un tracciato degno di quello dell’evento finale che si svolge, ogni anno fra novembre e dicembre, in Malesia.
“Un fine settimana di grande successo per lo sport motoristico che, finalmente, dopo mesi di chiusura dovuti alla pandemia, ha ripreso il suo percorso permettendo a piloti, team e appassionati di 4x4 estremo di affrontarsi sui terreni più impegnativi – commenta entusiasta Luis J.A. Wee – Questo difficile periodo ha però dimostrato come l’uomo sia in grado di elaborare sempre modi e mezzi nuovi per superare le insidie incontrate sul proprio cammino. Un atteggiamento che vale nella vita di tutti i giorni così come nel fuoristrada dove gli ostacoli naturali devono essere superati per raggiungere il traguardo e la destinazione finale”.
Alla periferia di Kharkhiv, i campi di battaglia destinati alle prove speciali di questa prima manche europea del 2020 sono stati scelti privilegiando terreni ondulati caratterizzati in special modo da ripide salite e passaggi immersi letteralmente nell’acqua: nulla di semplice, insomma, come nella migliore tradizione del Rainforest Challenge nella giungla malese. Dopo mesi di inattività, gli equipaggi hanno dato il meglio di sé sfidandosi con le manovre più impensabili per conquistare il podio assoluto di categoria: R1 prototipi, R2 produzione modificata e R3 standard per i 4x4 affiancati anche da ATV, UTV e quad.
Abilità di guida e tecniche di recupero con il verricello hanno riscosso gli applausi di tanti appassionati che, nel rispetto delle distanze anti virus, hanno assistito a questa prova del Rainforest. A proposito, sapete che quest’anno l’RFC si è classificato come terza gara di offroad estremo più difficile al mondo dopo la Baja 1000 in Messico e la Dakar in Arabia Saudita? Un riconoscimento importante ottenuto, fra l’altro, in occasione del 25° anniversario del Rainforest che raggiunge così nel 2020 il quarto di secolo.
Tornando alla gara, fra gli iscritti 4x4 nei prototipi il primo gradino del podio è andato a Eugen Rakhmailov navigato da Nikolaii Shymeiko seguito da Treguba/Treguba e Burov/Ivchenko al secondo e terzo posto della generale. Nei modificati la medaglia d’oro l’ha conquistata Urii Salkov mentre in categoria standard ad avere la meglio sono stati Alexandr Domnikov e Serhiy Paladii. Fra gli UTV vittoria di Olexandr Cheromyhin seguito dall’equipaggio femminile Maria Petrova e Maria Volkovskaya; Fomenko/Bondarenko e Viunikov/Gryva si sono infine aggiudicati la piazza principale negli ATV e quad.
Un ringraziamento per l’ottima riuscita dell’evento va agli organizzatori della manche ucraina, (lo staff dello Slivia4x4), ai vincitori, al pubblico numeroso e agli sponsor che ne hanno permesso lo svolgimento.
Le prossime tappe del circuito internazionale RFCGS si svolgeranno a partire da questi mesi estivi (a settembre è in programma un’altra manche in Ucraina ancora nei dintorni di Kharkhiv) mentre l’evento finale sarà ospitato in terra malese dal 27 novembre all’8 dicembre.
Informazioni su www.rfc-global.com
Testo Sonja Vietto Ramus
Foto Katerina Shchedraya