Oltre 50 equipaggi, nell’ultimo week-end di luglio, hanno dato vita al “Raduno 4x4 Alta Val Torre”, manifestazione che si colloca da tredici anni (quattordici se si considera l’edizione ridotta del periodo covid) in una delle zone più belle e naturali del Friuli Venezia Giulia, ai piedi del Parco delle Prealpi Giulie. Programmi orientati ed indicati a quanti prediligono l’off-road turistico, adatto anche ai suv con la possibilità nei giorni precedenti di visite guidate a siti di particolare interesse turistico e storico che poi si concludevano, dopo qualche semplice percorso panoramico, con una tradizionale cena nel fresco della pineta a Plan di Paluz, nel Tarcentino.
La partenza del tradizionale raduno off-road si aveva domenica mattina dalla Piana dei Ciclamini, alla presenza del Sindaco di Lusevera Mauro Pinosa che nel saluto ai partecipanti, provenienti da tutto il triveneto, la Lombardia e la Slovenija, dava alcune indicazioni sulla vocazione e le potenzialità turistiche del territorio che avranno un valore aggiunto prossimamente con la riapertura delle Grotte di Villanova in una veste ancora più ampia ed organizzata. Dopo un assaggio di dolci fatte in casa con ricette tradizionali del luogo e qualche stuzzichino salato, si partiva alla volta del passo Tanamea. La prima parte del programma prevedeva l’attraversamento della suggestiva piana, la risalita del greto di un torrente totalmente asciutto e la possibilità di un percorso aggiuntivo tipo slalom-trial, intriso di qualche difficoltà, mai comunque accentuata. Poi i percorsi portavano i partecipanti in località Villanova delle Grotte con una piccola sosta ristoro nel borgo che dava la possibilità a tutti di una pausa proprio a metà l’intero percorso del raduno. Quindi, poco dopo la ripartenza, il percorso off-road riprendeva con la proposta, solo per i piloti più esperti nella guida off-road, di una impegnativa variante che gli organizzatori la ritenevano fattibile solamente in discesa in quanto, nelle prove dei percorsi fatte nei giorni precedenti al raduno, si era dimostrata troppo ostica per poter essere proposta in salita. Poi, per tutti, vi erano dolci sterrati e carrarecce nei boschi, con percorsi tipicamente turistici, fino a raggiungere la meta finale a Campo di Bonis, un’oasi naturalistica con centro ippico e allevamento di vari animali.
Un caratteristico e abbondante ristoro, a base di prodotti agresti locali, chiudeva il programma ufficiale del raduno, sotto l’egida della Csen, supportato dalla Regione con il marchio “Io Sono Friuli Venezia Giulia” e dalla BFGoodrich. Per chi non aveva ancora esaurito la carica “off-road”, vi era la possibilità per un opzionale prolungamento fuoristrada con il rientro alle proprie dimore non prima di aver percorso una lunga e scorrevole pista forestale con discesa panoramica finale a fondo valle.
G.F.I. ALPE ADRIA off-road, a.s.d.
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