La terza prova del campionato mondiale FIA Cross Country Rally, ha preso il via con un elenco partenti decisamente molto diverso rispetto all’elenco iscritti iniziale.
Siamo in Qatar, presso il circuito del Moto GP di Losail, il vento caldo accoglie la carovana colorata del mondiale, con in primis 6 Mini dell X Raid e 5 Toyota Overdrive, poi molti altri equipaggi che erano presenti alla prova precedente negli Emirati Arabi, e naturalmente molti piloti locali; in totale tra auto, moto, quad il numero complessivo di equipaggi ammonta a 72. Dopo due giorni di verifiche tecniche ed amministrative, ha inizio la gara vera e propria, si accendono i motori ed i cronometri per la prima prova speciale che parte dal circuito di Losail e raggiunge il bivacco nell’ormai tradizionale area dello Sealine.
Un totale di 300 di cui 230 di prove cronometrate, con piste sterrate velocissime e continui cambi di direzione e tagli, lungo un paesaggio pietroso e quasi lunare, complice anche il fortissimo vento che nei primi giorni non ha mai abbandonato l’evento.
La prima giornata di gara è stata davvero nefasta, infatti la prova speciale prevedeva l’arrivo attraverso le dune ed a poco piu’ di 5 km dal traguardo finale, l’equipaggio olandese a bordo del HRX Ford Rene Kuipers e Jurgen Damen si è schiantato, le condizioni del pilota sono gravi, mentre sono tragiche le condizioni del co-pilota. Una notizia che ha reso l’atmosfera decisamente cupa, ed ha dato una diversa visione della competizione stessa. La tappa del giorno due è iniziata con meno entusiasmo, il Team HRX ha ritirato anche gli altri veicoli in gara e tristemente ha lasciato il bivacco; l’organizzazione, si è adoperata per poter far fronte alla situazione, al meglio, ed è doveroso sottolineare l’efficacia degli interventi medici e le strutture sanitarie che il QMMF ed il Qatar mettono a disposizione in questi frangenti. Tornando alla tappa numero due, ancora una volta si parte dalla zona nord del Qatar, quindi è ancora questione di velocità su terra, navigazione ancora semplice per buona parte dei 396 km di prova cronometrata: piste pietrose sono all’ordine del giorno, ed alla fine della giornata sul primo gradino del podio sale la Mini del pilota di casa Nasser Al Attiyah.
La giornata numero tre, invece si svolge nelle dune, la navigazione di questi 403 km di prova speciale è davvero difficile, ed i navigatori hanno il loro bel da fare tra way point noti way point masque’ e tabelle di marcia. Tra gli equipaggi presenti, ce n’è uno molto particolare italo-qatarino: si tratta del pilota locale Jeralla, navigato dal simpaticissimo e bravissimo Giacomo Tognarini, un’abbinata quanto mai insolita certo, ma decisamente funzionante; infatti il loro nissan patrol ha concluso ai vertici della classifica di cateogria ( T2) nella seconda e terza tappa. Una notevole soddisfazione per il co-pilota toscano, che si rende conto di essere anche l’unico membro italiano in gara, infatti del R Team, l’altra scuderia italiana presente, i piloti sono: Marco De Moraes dal Brasile e Skh Al-Thani dal Qatar, entrambi a bordo dei nuovi Ford Raptor.
Al quarto giorno di gara, il paesaggio suggestivo del deserto qatarino è ancora l’elemento fondamentale, una tappa di ben 406 km di prova cronometrata e solamente 2 km di trasferimento dal bivacco allo start. Quindi l’inizio è sulle dune ed il primo punto nascosto a soli 4,4 km risulta essere piuttosto impegnativo per tanti concorrenti, anche in moto. La tappa poi si snoda per una parte su terreno pietroso, ma il fascino del deserto ed il mare a confine con l’Arabia Saudita sono senza dubbio particolarmente suggestivi. Ai vertici della classifica la lotta è tra il pilota di casa Nasser Al Attiyah con la sua Mini ed il Saudita Yazeed Al Rajhi che riesce a conquistare la vittoria nella quarta tappa ed a diminuire il distacco dal podio a soli 16 minuti; mentre la mini del russo Vasyliev Vladimir naviga verso il terzo gradino del podio con nove minuti di distacco dalla Toyota Overdrive di Yazeed.
L’ultima tappa è lunga 381 km inizia tra le dune, corre sulle piste pietrose e termina nello splendido scenario del lungo mare dove le acque blu fanno capolino da dietro una fila di dune non troppo alte ma pur sempre impegnative. La vittoria di tappa va al brasiliano Varela con la Toyota Overdrive, ma la vittoria definitiva va al pilota di casa Nasser Al Attiyah, navigato dal bravissimo Mattiew Boumel, che divertito dichiara alla conferenza stampa che visto tutte le gare che disputano assieme in ben 4 campionati diversi, passa piu’ tempo con il suo pilota che con sua moglie.
Gara decisamente sfortunata per il saudita Yazeed Al Rajhi che dopo essere stato in testa per gran parte della tappa, ha rotto l’albero di trasmissione ed è rimasto insabbiato a circa 10 km dalle ultime dune, perdendo così il secondo gradino del podio, per il secondo anno di fila. Tutte le classifiche dettagliate sono disponibili sul sito www.qmmf.com
Testo e foto by Fuoristradaweb.com