Si è appena concluso il Qatar Cross Country Rally, prima prova del campionato mondiale FIA Cross Country. Campionato che quest’anno conta una splendida novità, infatti oltre alle 4 gare che tradizionalmente hanno fatto parte del calendario da tempo, per la prima volta si aggiungerà il Silk Way Rally che partirà da Mosca a luglio.
Ma andiamo con ordine, questa prima prova del calendario ha visto come protagonista assoluto il grande deserto del Qatar, percorso dai concorrenti da nord a sud e da est ad ovest per ben 5 giorni, affrontando dune, piste, pietre, e anche una tempesta di sabbia.
Tutti i partecipanti si sono dati appuntamento al Losail Sport Complex, dove il quartier generale del QMMF è stato invaso in modo colorato dai veicoli, in gran parte SSV. Tra le tante novità infatti c’è anche il fatto che la FIA ha cancellato la categoria T2 da questo campionato; ciò vuol dire che i veicoli di serie non possono partecipare, perciò solo T1, T3 e T4. Al momento non si può sapere se questa sia stata una scelta giusta, ma tra i piloti e navigatori presenti non c’è molto convinzione sulle troppe regole che la FIA sta imponendo, forse a scapito del numero elevato di concorrenti.
Al Qatar Cross Country Rally hanno preso parte ben 50 concorrenti la maggior parte nella categoria nazionale che non deve sottostare a tutte le regole Fia appunto. In questa categoria ha partecipato anche la pilota italiana Camelia Liparoti con un Yamaha.
Mentre nella categoria internazionale troviamo Manuel Lucchese che ha navigato al pilota locale Ahmed Al Kuwairi su un Can Am ottenendo un ottimo quarto posto assoluto e podio in classe T3 . Tra i grandi nomi del mondo off road non è mancato il pilota di casa Nasser Al Attiyah, con la sua Toyota e la navigazione del bravissimo Mathieu Boumel; costoro si da subito hanno dominato la competizione. Anche il pilota saudita Yazeed Al Rajhi era a bordo della Toyota e, soprattutto, grande novità Kuba Przygonski ha gareggiato per la prima volta sullo stesso mezzo di Al Attiyah ed Al Rajhi, ottenendo sin da subito un grande risultato.
La competizione si è svolta su 5 giorni di gara con 6 prove speciali stabilite, poi di fatto, a causa di una tempesta di sabbia incredibile il quarto giorno di gara la prova speciale tra le dune è stata annullata e la prova speciale precedente accorciata di ben 100km e ritardata; ma procediamo dalla prima giornata, quando tutti i concorrenti, dopo aver effettuato le verifiche tecniche e sportive in un quartier generale veramente molto confortevole, spazioso e ben organizzato, si sono diretti al coreografico Souq Waquif per la rampa di presentazione e la conferenza stampa. Il pubblico è accorso numeroso sia arabi sia turisti che incuriositi dal rombo dei motori hanno visto sfilare con interesse campioni conosciuti e non. La prima tappa si è corsa lungo un tragitto di 172km tutti pietrosi e con molte piste parallele, decisamente impegnativo per la navigazione ed anche per l’uso degli pneumatici. La tappa numero due , decisamente più lunga con 335km ha portato i concorrenti da nord a sud del Qatar, quindi una prima parte di terreno duro poi finalmente la sabbia mista a pietra, con piste sempre particolarmente veloci, tanto che la velocità di punta toccata dalla Toyota di Nasser Al Attiyah è stata di 197km/h, mentre Yazeed Al Rajhi ha raggiunto i 192 km/h.
Finalmente la tappa numero tre con i suoi 340km ha portato tutti nel deserto, tra le dune dello Sealine, con una navigazione molto impegnativa ed un paesaggio mozzafiato. Infatti grazie alle abbondanti piogge ed alle maree in molti punti so sono formati dei laghi tra le dune ed il paesaggio assume dei colori magici e spuntano anche molti ciuffi di erba-cammello. Qui la competizione ha subito qualche piccolo cambiamento, soprattutto per l’americano Austin Jones, che pur avendo fatto due tappe fantastiche ed aver primeggiato in classifica i giorni precedenti, ha accusato dei problemi elettrici e si è fermato per alcune ore scivloando così nelle retrovie, ma comunque concludendo l’intera gara.
Della tappa numero 4 abbiamo già parlato, la tempesta di sabbia ha dettato legge e pertanto non ci sono state modifiche salienti alla classifica; l’ultimo giorno ancora terren duro e peitroso con partenza da Dukhan e 254km di prova speciale a ridosso del parco archeologico di Al Zafarah; ancora una volta un paesaggio magnifico e la classifica finale vede le tre Toyota sui primi tre gradini del podio.
Il Qatar Cross Country Rally è davvero una gara molto bella e molto ben organizzata, infatti permette la partecipazione a costi abbastanza contenuti anchea chi non può affrontare le esagerate richieste FIA; la categoria nazionale ha corso circa metà del tracciato, ma gli equipaggi si sono divertiti ed hanno vissuto appieno lo spirito corsaiolo e le difficoltà tipiche di questo terreno. Gli iscritti in questa categoria erano ben 19, tra cui un equipaggio europeo femminile a bordo di un Nissan Patrol: Edith Weiss navigata dalla spagnola Maria Angeles Hernandez (Pochola), quest’ultima alla sua prima esperienza nel deserto del Qatar. Purtroppo l’equipaggio non è stato molto fortunato, infatti non sono mancati i problemi elettrici tanto che non sono riuscite a concludere l’ultimo giorno di gara. In ogni caso è doveroso sottolineare l’arduo lavoro dell’organizzazione nel realizzare un percorso così tecnico ed impegnativo e soprattutto nell’offrire un’ospitalità ineguagliabile ad ogni singolo equipaggio partecipante.
Il sito ufficiale per avere altre informazioni è www.qmmf.com
La classifica finale
2020 Manateq Qatar Cross-Country Rally – overall positions after leg 5 (unofficial @ 14.55hrs):
1. Nasser Saleh Al-Attiyah (QAT)/Matthieu Baumel (FRA) Toyota Hilux Overdrive 11hr 48min 56sec
2. Yazeed Al-Rajhi (SAU)/Michael Orr (GBR) Toyota Hilux Overdrive 13hr 20min 36sec
3. Jakub Przygonski (POL)/Timo Gottschalk (DEU) Toyota Hilux Overdrive 13hr 50min 19sec
4. Ahmed Al-Kuwari (QAT)/Manuel Lucchese (ITA) Can-Am Maverick X3 (T3) 15hr 25min 09sec
5. Saleh Al-Saif (SAU)/Ali Hassan Obaid (ARE) Can-Am Maverick X3 (T3) 15hr 36min 06sec
6. Khalid Al-Mohannadi (QAT)/Sébastien Delaunay (FRA) Polaris RZR 1000 Turbo (T3) 15hr 39min 30sec
7. Kees Koolen (NLD)/Serge Bruynkens (BEL) OT3 by Overdrive (T3) 15hr 49min 02sec
8. Balazs Szalay (HUN)/Laszlo Bunnozci (HUN) Opel Grandland X 16hr 30min 43sec
9. Aleksey Shmotov (RUS)/Andrey Rudnitski (RUS) Can-Am Maverick (T3) 18hr 20min 02sec
10. Mohammed Al-Harqan (QAT)/Vili Oslaj (SLO) Can-Am Maverick X3 (T3) 19hr 33min 01sec
11. Rashed Al-Mohannadi (QAT)/Pedro Santos (PRT) Can-Am Maverick X3 (T3) 19hr 45min 00sec
12. Mubarak Al-Hajri (QAT)/Laurent Lichtleuchter (FRA) Can-Am Maverick X3 (T3) 26hr 41min 28sec
13. Fedor Vorobyev (RUS)/Kirill Shubin (RUS) OT3 by Overdrive (T3) 31hr 06min 14sec
14. Austin Jones (USA)/Gustavo Gugelmin (BRA) Can-Am Maverick X3 (T3) 38hr 49min 53sec
15. Mohammed Al-Meer (QAT)/Alexey Kuzmich (RUS) Chevrolet Buggy 102hr 08min 17sec
Testo e foto Motorsand4x4.com