Il Qatar Cross Country Rally 2019 è stato anticipato rispetto agli anni scorsi, si è svolto a Febbraio anziché a fine Aprile; perciò gli organizzatori hanno dovuto adattare il percorso al fatto che la stagione invernale prevede l’apertura dei campeggi nella zona desertica di Sealine.
In ogni caso la gara è stata particolarmente interessante ed avvincente; sempre con 5 tappe di diversa lunghezza, all’interno delle quali hanno gareggiato anche i veicoli della categoria nazionale, non appartenente al Campionato FIA Cross Country.
Ed a proposito di campionato FIA cross Country, non sono mancati al via i nomi più blasonati e conosciuti come il”padrone di casa” Nasser Al Attiyah con la sua Toyota Overdrive. Nello stesso Team c’era la toyota del saudita Yazeed Al Rajhi navigato da Dirk Von Zitzewitz. Ovviamente non poteva non esserci il campione del mondo della scorsa edizione Jakub Przygonski con la sua Mini. Nella stessa squadra anche il pilota Saudita Yasir Saidan, che ha provato proprio nel deserto del Qatar la Mini per la prima volta.
C’erano poi il russo Vladimir Vasyliev con la BMW, il ceco Miroslaw Zapletal con il Ford F150 Evo, il pilota qatarino sordo muto Mohamed Al Hargan.
Tra gli SSV, la presenza italiana si è fatta notare, infatti troviamo l’instancabile Camelia Liparoti, su Yamaha, appena rientrata dalla Dakar; Manuel Lucchese, in qualità di navigatore al pilota locale Ahmed Alkuwari su Can-Am; Michele Cinotto su Polaris navigato da Maurizio Dominella.
Venendo alla gara vera e propria, questa ha avuto inizio al villaggio The Pearl in centro a Doha; qui sono saliti sul podio, dopo la conferenza stampa, uno ad uno tutti gli equipaggi, salutati dal presidente del QMMF e per gli italiani dal Console Italiano a Doha.
Dopodichè la gara ha avuto inizio con una prima tappa, lunga 109km. Il tracciato dislocato nella parte settentrionale della penisola è stato prevalentemente pietroso, quindi molto distruttivo per gli penumatici.
La seconda tappa comincia ad essere più intensa; il tracciato di gara è lungo 323 km, più il trasferimento. La navigazione è molto dura a detta di tutti i navigatori in gara.
La classifica di giornata vede al primo posto, ovviamente, Nasser Al Attiyah, che distacca i due compagni di squadra di diversi minuti sin da subito. In ogni caso ai primi tre posti ci sono le tre Toyota Overdrive, con Ten Brinke secondo e Al Rahji terzo.
Mentre tra i T3, SSV, c’è al comando Reinaldo Varela del South Racing team, seguito dal pilota Omanita Al Zubair.
La situazione cambia di poco nella terza giornata, con una PS di 353km, la carovana è giunta nelle dune, dove la navigazione, decisamente la più difficile di tutte le gare del campionato FIA Cross Country, ha creato tantissimi problemi a tutti gli equipaggi; tra cui anche al simpatico Michele Cinotto, il cui Polaris ha fatto un po’ di strada in più ed ha perso posizione in classifica. Mentre in testa c’è sempre Nasser Al Attiyah, la Toyota del compagno di squadra Ten Brinke non può far altro che rimontare dopo un grosso problema al motore ed alcune forature che gli hanno causato un ritardo tale da essere fuori dal podio definitivamente.
La prima parte della tappa nelle due era percorso di gara anche per la categoria nazionale, così non è mancato lo spettacolo di veder correre nello splendido paesaggio del Qatar, veicoli davvero bizzarri come un Nissan Patrol Y61 con motore Chevrolet 6.2, tra l’altro veloce tanto quanto i veicoli FIA se non di più.
La quarta giornata segna una svolta di tappa, visto che la vittoria va a Yazeed Al Rajhi, ma di fatto nulla cambia in classifica generale; nonostante le due prove speciali rispettivamente di 237km e 121km. La prima su piste e terreno duro, la seconda con un po’ di sabbia.
L’ultimo giorno, è stato nuovamente il Nord del Qatar teatro della battaglia con una prova speciale di 264km tutti di piste e tanta navigazione. Jakub Przygonski ha fatto fermare per primo il cronometro, (squalificato in seguito ad una verifica del peso minimo, risultava 4 kg sotto il peso minimo (vedi pdf), ma naturalmente non è stato sufficiente ed il vincitore è stato il padrone di casa Nasser Al Attiyah con Matthieu Baumel sulla Toyota Overdrive. Un ottimo quinto posto è stato quello di Yasir Saidan che per la prima volta ha provato la Mini X Raid ed ha dichiarato di esserne particolarmente soddisfatto. Anche i nostri connazionali hanno portato a termine la competizione, in particolare nella categoria dedicata agli SSV possiamo dire che tre italiani partecipanti, tre italiani hanno concluso la gara nonostante i tanti problemi meccanici, di forature, di navigazione.
Una competizione decisamente particolare, vissuta appieno dai piloti che hanno evidenziato in modo particolare tanti problemi di navigazione.
L’organizzazione, in ogni caso ha saputo fare un grande lavoro, per realizzare un tracciato adatto alla gara ed allo stesso tempo rispettoso della stagione in questo Paese.
Le classifiche sono disponibili sul sito
Testo foto motorsand4x4.com