Prima kermesse targata Rimini Fiere decollata, nonostante i più dubbiosi, con interessanti presenze, buona affluenza di pubblico e rosee prospettive per il futuro.
Il fuoristrada italiano sembra prediliga la riviera, quantomeno dal punto di vista espositivo. Dopo quello della west coast tirrenica, infatti, ora abbiamo anche il salone della east coast adriatica, con il ROR (potrebbe sembrare un ruggito), Rimini Offroad Show – www.riminioffroad.it . Una situazione senza precedenti quella di una doppia rassegna nazionale ad ampio respiro dedicata interamente al nostro settore, che porta lustro – e auspichiamo anche business – alle molte aziende che si sono messe in gioco, accorrendo in forze sul litorale romagnolo.
Rimini Offroad Show anno zero, potrebbe essere il titolo di questo articolo. Anno zero perché una prima di questo genere va guardata con senso critico ma lungimirante, benché le carte scoperte siano già quelle di una mano vincente. L’intenzione è quella di radunare sotto un’unica rassegna l’intero mondo del fuoristrada, a quattro ma anche a due ruote (con motore o pedali), coinvolgendo sia la produzione di serie, con i principali marchi di auto rappresentati ufficialmente nel padiglione a loro riservato, che l’articolato mondo dell’accessoristica e della preparazione, che è poi quello che lo caratterizza maggiormente. Ma anche intrattenimento, prove in pista per i clienti ed esibizioni dei veicoli preparati, gare offroad, con il campionato Velocità, l’Autocross, e i quad - SSV, che hanno animato l’ampio piazzale allestito con terra ed ostacoli, fungendo da richiamo per un folto pubblico di appassionati assiepati a bordo pista. Proprio le funamboliche esibizioni dell’ampia area esterna con tre piste separate, sviluppate su una ragguardevole superficie di 54.000 m2, hanno fatto da cassa di risonanza raggiungendo un significativo picco di presenze nella giornata di domenica, provvidenziale contraltare alla sensazione da “deserto dei tartari” che abbiamo avuto il venerdì di apertura. A colpo d’occhio l’affluenza di pubblico nella giornata conclusiva ha rappresentato per questa mostra un lusinghiero benvenuto nel calendario nazionale degli eventi 4x4.
PRESENTI SULL’ATTENTI
La domanda che frulla in testa a quanti non sono potuti accorrere probabilmente è: “chi c’era?”. Ecco la risposta, non così scontata: non proprio tutti… ma quasi! Come avrà potuto notare chi di voi ha strappato il biglietto d’ingresso (8 Euro in prevendita il giornaliero o 12 alla cassa), la gran parte degli accessoristi nazionali non si sono fatti sfuggire l’occasione di essere protagonisti di questo debutto, e non solo come atto di presenza. Molte infatti le novità esposte incontrate aggirandoci per il padiglione B, dedicate naturalmente alla più vasta rappresentanza delle fuoristrada praticanti.
Ferma restando un’offerta qualitativa e quantitativa in tema di preparazioni 4x4 che sta mostrando un apprezzabile evoluzione, con soluzioni sempre più ricercate e prezzi al pubblico ormai adatti a (quasi) tutte le tasche, al fianco dei consueti particolari meccanici, pronti a far bella mostra anche sulla vostra fuoristrada, ci siamo imbattuti in numerose interessanti preparazioni degne di nota. Passeggiando rigorosamente senza un ordine logico, la parte del leone, nemmeno a dirlo, è stata ricoperta dalle “solite” Suzuki, Jeep e Land Rover.
Non storcete il naso, ma cavalcando l’onda del successo commerciale, la piccola Jeep Renegade ha solleticato l’interesse di diversi preparatori, tra cui la versione rinforzata J.Style esposta dalla Z.Mode di Reggio Emilia (www.zmode.it), con kit di rialzo da 4 cm e tutta una serie di piastre, sottoporta, griglie e portapacchi per agevolare le escursioni più avventurose della piccola Fiat… pardon, Jeep.
Rimanendo in famiglia, con uno sguardo al passato, l’inossidabile Panda 4x4 – quella storica per intenderci – è stata oggetto di una profonda rivisitazione da parte di Motorsport Experience (www.facebook.com/pandaraidteam71 oppure, a breve online, www.motorsportexperience.eu) proprio nell’ottica della partecipazione – ma non solo – all’ormai famoso Raid internazionale dedicato al mondo Panda.
Salendo di livello per aggressività, l’emiliana Whitelk (www.whitelk.com) si è cimentata con una mostruosa Wrangler JK con ponti Dana 60, sostanzialmente una replica quasi esatta della medesima JK in uso negli States proprio all’azienda di Toledo, e che racchiude il meglio della produzione Whitelk in tema di riduzione e coppie coniche rinforzate, tali da risolvere la fragilità strutturale di ponti e semiassi Jeep sottoposti a un utilizzo gravoso.
Altro specialista in tema di ponti, Cellini Ingegneria & Meccanica (www.meccanicacellini.com) presenta i suoi ponti a portale, con diversi livelli di soluzioni e riduzioni finali, tra cui il pratico kit di aggiunta da applicare al proprio come fosse un distanziale, oppure la sostituzione completa dei ponti rigidi delle principali 4x4, risolvendo definitivamente il problema del rialzo reale e della robustezza finale.
Dal Suzukino SJ al Land Rover Defender, la siciliana HM4x4 (www.hm4x4.com) con la sua produzione completamente realizzata in Italia, propone dal semplice accessorio al più completo assetto full trial, puntoni, panhard e tiranteria di sterzo compresi, fino all’aggiornamento freni da tamburi a dischi, per adeguare la forza frenante delle gamme Suzuki più datate.
Grande interesse, come sempre, per la famiglia inglese, Defender in testa, che da Equipe4x4 (www.equipe4x4.com) trova accesso ai più disparati livelli di preparazione, come ben sanno gli estimatori dello storico produttore italiano, incluso il bull bar modulare pronto in pochi minuti ad alloggiare fari e winch alla bisogna, ripristinando la silhouette originale della propria 4x4 non appena terminato l’impiego estremo.
Non vi basta la cavalleria o l’affidabilità della vostra Land? Herero 4x4 vuole proprio esagerare (www.herero4x4.com) con la sostituzione integrale del propulsore, grazie a un accordo con il Gruppo FCA, mettendo a disposizione l’unità 3 litri F1C di Fiat Powertrain Technologies, capace di 420 Nm di coppia a soli 1400 giri/min, e 205 CV di potenza, accoppiabile a una trasmissione automatica ZF a 8 rapporti o alla manuale a 6, tutto rigorosamente omologabile e riportato nell’aggiornamento della carta di circolazione.
Per la ricambistica in generale e gli elementi di sospensione dedicati a Land Rover, ALB Ricambi (www.albricambi.com) è importatore ufficiale degli assetti Terrafirma, con rialzi dai 2 ai 5 pollici, a breve anche con una novità assoluta (che non ci hanno ancora voluto svelare) per quanto riguarda i verricelli prodotti dalla factory britannica.
Presente anche lo stand Raptor 4x4 (www.raptor4x4.it), che oltre a vericelli, binde e accessoristica varia, alle preparazioni meccaniche dedicate alle Land Rover affianca quelle per Suzuki Samurai.
Come sempre imponente lo spiegamento di forze e di proposte dallo specialista 4Technique (www.4technique.com), con uno tra i cataloghi più forniti di particolari ed accessori, tra cui soluzioni specifiche destinate ai pick up, come l’ultimo nato hardtop in lamiera, robusto e calpestabile, proprio in questi giorni in fase di ultimazione prima dell’avvio in produzione.
Grande assortimento di fanaleria a led, cerchi in lega e in acciaio, snorkel e sospensioni da Mondo 4x4 (www.mondo4x4.it), con offerte fiera davvero allettanti.
Tendalino strappato o trasparenti screpolati, trovano la loro sostituzione con i prodotti Suntop (www.mattouno.com), presente in fiera con una larga produzione di soft top dedicati alle principali 4x4 telonate.
Non si poteva non notare presso lo stand 4Extreme (www.4extreme.it) direttamente dall’Australia il rimorchio carrello tendato ad uso gravoso, per portare sempre con sé il più confortevole rifugio notturno ovunque si voglia andare, agganciato ad una delle tante preparazioni Jeep JK omologate per cui l’azienda veronese è diventata uno dei massimi riferimenti sul territorio nazionale.
Se vi piacciono le gomme grosse, Xquattro (www.xquattro.com) ha portato fino al limite dei 40 pollici i pneumatici per le Jeep Wrangler preparate dall’azienda piemontese.
Grande profusione di preparazioni dedicate alla Wrangler JK anche allo stand Rock’s (www.rocks-4x4.it), con vari livelli d’allestimento offerti, compresi di omologazione nazionale.
Un altro specialista molto visitato è stato lo stand OffQuattro (www.offquattro.com) con un’ampia scelta tra i performanti verricelli dell’inglese Red Whinces, bloccaggi differenziali, sospensioni e tutto quanto occorra per l’outdoor.
Lo spazio dedicato all’usato, molto visitato tra 4x4 storiche e modelli seminuovi, ha attirato l’interesse di chi è in cerca della sua prossima 4x4, tra cui gli esemplari esibiti dalla toscana Rismauto (www.rismauto.it), con una Wrangler allestita in stile Baywatch, inclusa la livrea wrappata gialla fluo, affiancata da una rara Mercedes G 300 Professional omologata autovettura, inarrestabile con il suo V6 Turbodiesel da quasi 200 CV e 400 Nm di coppia.
Con il pensiero alla prossima estate, non potevano mancare le tende da tetto Autohome (www.autohome-official.com), dalla Maggiolina total black (per abbinarsi alle carrozzerie nere) alla Overland, mentre volendo attrezzare il proprio pick-up con una cellula abitativa su misura, Modulidea (www.modulidea.it) rappresenta il top della sua produzione con soluzioni studiate per ogni specifica esigenza.
Non ce ne vogliate se abbiamo scordato di menzionare qualcuno. La soluzione più semplice, considerato che ne varrà sicuramente il viaggio, è quella di non perdersi l’edizione 2018 del Rimini Offroad Show.
LA FESTA PROSEGUE AD OTTOBRE
Un paragone con il 4x4Fest di Carrara in questo momento sembra fuori luogo, vuoi perché questa prima espositiva riminese difficilmente si può confrontare con la rassegna toscana, in auge ormai dall’anno 2000, vuoi anche considerando la collocazione temporale, non per tutti ideale, visto il concomitante ponte del 25 aprile. Certo è che un’identità propria il ROR la confermerà sicuramente nelle prossime edizioni, lasciando a questo debutto il ruolo di rompighiaccio nel cuore degli appassionati.
Dovremo quindi abituarci a un doppio appuntamento annuale con gli expo del 4x4? Difficile dire se l’impegno organizzativo, la curiosità del pubblico e l’investimento per gli espositori, possa reggere a lungo lo sforzo necessario per mantenere viva la massima attenzione su entrambe le rassegne. La concorrenza – quella sana – fa sempre bene, ma l’ultima cosa auspicabile è quella di una guerra fratricida a colpi di offerte e leve psicologiche, per spartirsi una platea assolutamente ben definita e che non gode certo, in periodi di vacche magre, di risorse illimitate. Proprio come buona parte degli appassionati praticanti. Sarebbe forse il caso di ragionarci attorno ad un tavolo, provando ad ipotizzare, per un prossimo futuro, la formula biennale – un anno a Rimini e l’altro a Carrara – che potrebbe soddisfare davvero tutti. In primis proprio i fuoristradisti!
Riproduzione riservata
testo di Duilio Damiani
Foto @Gianna Vardanega Eventi4x4 amministratore@eventi4x4.it