Si è appena conclusa la sesta prova del campionato FIA Bajas con la vittoria di Krzystof Holowczyc su Mini X Raid, all’Hungarian Baja 2021. Per la prima volta nella storia della coppa del mondo un podio a pari merito : lo stesso tempo di 4 ore 58 minuti e 28 secondi sia per il polacco sia per Yazeed Al Rajhi. Quindi 2 primi ed un secondo posto! Protagonista di questa prova la putza ungherese, nella regione di Vezprem non lontano dal lago Balaton; quartier generale la bellissima cittadina di Varpalota. Al centro della città sorge il Castello, chiamato Thuri, ed è proprio all’interno del castello che il quartier generale della competizione aveva sede.
La gara ha visto la presenza di un numero non esagerato, come nella prova precedente in Spagna, di concorrenti, ma certamente i nomi più blasonati del circolo corsaiolo, si sono dati appuntamento ai nastri di partenza in Ungheria.
Oltre al già citato vincitore, si è schierato al via Yazeed Al Rajhi con la Toyota Overdrive, ed anche Yasir Saedan con la Mini X Raid.
Molti i concorrenti giunti dall’Arabia Saudita, anche nella categoria SSV e nella categoria quad; molti di loro alle prime esperienze, tutti desiderosi di partecipare poi alla maratona che oramai adesso ha conquistato il loro paese.
Ma torniamo alla gara in Ungheria, dove il percorso si snodava interamente nell’area militare che caratterizza questa regione; così da Varpalota il primo trasferimento per iniziare la prima prova speciale era di ben 3,5 km. Davvero ben organizzato, infatti le piste polverose cominciano proprio dietro il castello. Da qui una prima prova speciale, di 6 km per determinare l’ordine di partenza del sabato, ma valida anche per la classifica; ha visto la vittoria di Yazeed Al Rajhi, seguito a ruota da Yasir Saedan.
La battaglia ha avuto inizio proprio dai primi metri di gara. Dopodichè il sabato i concorrenti si sono inseguiti lungo le piste, gli avvallamenti, il fango, i tratti forestali lungo due prove cronometrate: la prima di 83 km da Varpalota a Gyulafortot; la seconda da Guylafortot a Jutaspuszta di 56km. Questo nel primo giro del mattino; poi al pomeriggio ancora un giro uguale; o meglio simile, infatti il percorso era già noto, quindi i tempi per alcuni si sono ridotti.
La domenica invece si è percorsa la prova speciale di 83 km ma in senso inverso, questo ha creato non poche difficoltà di navigazione, con qualche sbaglio e qualche taglio. Il terreno invece è stato un altro problema per i concorrenti, come ci racconta Yasir Saedan che dice di aver consumato ben 18 gomme per i due giorni di gara.
Una gara molto difficile anche per i portacolori italiani nel campionato FIA, infatti Amerigo Ventura navigato da Angelo Montico con il Yamaha hanno patito una penalità di 10 minuti, per uno sbaglio di conteggio dei tempi al controllo orario.
Una gara molto più positiva è stata quella degli equipaggi italiani iscritti al campionato nazionale ungherese; infatti su 4 italiani iscritti in questa categoria ben due hanno concluso positivamente la gara; rispettivamente Mauro Vagaggini con Emanuela Perissinotti su Yamaha e l’Isuzu D Max condotto da Andrea Tomasini ed Angelo Mirolo.
Le classifiche dettagliate sono disponibili sul sito www.hungarianbaja.com
Testo e foto motorsand4x4