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Honda Ridgeline in America

Un viaggio davvero interessante di oltre 12 mila km lungo California, Arizona, New Mexico, Texas, a bordo della Honda Ridgeline. Un piccolo pic-up ricavato sulla scocca della Honda Pilot, con un motore 3.5 litri da 6 cilindri e 285 cv di potenza.
Un compagno di viaggio davvero azzeccato per l’itinerario che abbiamo realizzato. Infatti è stato un viaggio misto, iniziato lungo la Route 66 proprio sul Molo di Santa Monica in California e poi proseguito lungo la famosa strada maestra fino a Shamrock in Texas, quindi più di metà Route 66. Poi abbiamo proseguito per Dallas, San Antonio, rientrando verso Barstow, San Diego, Palm Springs e Lancaster in California.

 

 

Una serie di avventure veramente interessanti, grazie alla guida molto comoda ed a tratti anche impegnativa sui percorsi off road del New Mexico, della nostra Honda Ridgeline.

Dopo aver ritirato il nostro compagno di viaggio al quartier generale di Honda USA, dove abbiamo anche visitato il Museo gestito da American Honda Collection ed apprezzato la grande storia che questo marchio ha negli USA, così come in tutto il mondo; ci siamo diretti verso la prima tappa che è stata Barstow. Dopodichè sempre lungo la attuale I40, abbiamo ripercorso tutte le tappe della famosa Route 66 fino a Flagstaff. Questa cittadina è collocata al centro della foresta di pini della contea di Coconino e si trova ad un’altitudine sul mare di ben 2100 mt. Il centro storico non è molto esteso, ma è molto caratteristico con i suoi edifici in mattoni rossi e la stazione ferroviaria dove c’è anche il visitor center.

 

 

Flagstaff è assolutamente una città da visitare, magari in inverno con la neve per approfittare anche delle piste da sci circostanti.
Una sorpresa unica è poi la città di Albuquerque, la Route 66 qui si immerge nella cultura indiana. Noi la viviamo appieno soggiornando al Nativo Lodge. Infatti questa struttura è molto particolare ed è il luogo ideale, per poi visitare tutta la città, dal centro storico, al Museo Indiano: Pueblo Indian Cultural Center. Questo è un centro culturale dedicato alla conservazione delle tradizioni degli Indiani Pueblo. Assolutamente da visitare.
Qui grazie ad un’app che negli USA spopola tra gli appassionati Off Road, che si chiama OnXOffRoad, abbiamo trovato alcuni percorsi 4x4, che ci hanno permesso di scoprire da vicino tutte le aree più belle di questo paese.

 

 

Alcuni tratti di Route 66 sono veramente distrutti ed abbandonati, come ad esempio Tucumcari; ma in Texas le tappe veramente meritevoli sono sicuramente Amarillo, conosciutissimo per il locale Big Texan con la sua carne alla griglia ed il Caddilac Ranch. Noi poi proseguiamo fino a Shamorck, 80 miglia più a Est, ultima tappa su questa famosa strada che compirà 100 anni nel 2026.
Shamrock è famosa per la stazione di servizio che appare nel cartone di Disney Cars, infatti è proprio qui che il carrozziere ridipinge Saetta McQueen!

 

 

E con questo ricordo lasciamo la strada madre, non prima di aver scoperto Flat Top Bob Salvage. Un’attività unica davvero. Infatti dall’esterno la costruzione di Bob sembra un comune capannone industriale dedicato alla rivendita di ricambi. Ci fermiamo per cercare delle targhe da acquistare come souvenirs. Il titolare Bob è davvero una grande persona, appassionato di auto, ci fa vedere il suo magazzino; una vera e propria miniera d’oro in termini di ricambi. Poi ci chiede se ci piacciono i veicoli Ford. Ovviamente si!!! Quindi ci accompagna a casa sua per vedere la sua collezione privata di auto storiche! WOW!!! Restiamo senza parole, sia per il numero di veicoli, sia per la tipologia, sia per la cura con cui ha disposto ogni cosa, aggiungendo insegne luminose e dettagli d’epoca, che rispettano la tradizione della Route 66, pur essendo sulla strada per Wellington.

 

 

Il tragitto sino a Dallas è interessante, il paesaggio cambia e prima di tutto giungiamo a Fort Worth, caratteristico stockyard, che ha fatto dell’attività di compravendita del bestiame un vero e proprio polo turistico. Qui si mangia dell’ottima carne, si vedono i cowboy e cowgirl girare con i longhorn sulle strade asfaltate a cavallo di splendidi animali. Non mancano altrettanti splendidi pick-up e fuoristrada di ogni età e di ogni fattura. Le preparazioni infatti in USA sono permesse, e la gente può veramente sbizzarrirsi.
Giungiamo così a Dallas che dista circa 25 miglia. Le attrazioni principali di Dallas, possono essere visitate acquistano i biglietti direttamente con il citypass elettronico, così da risparmiare ed accedere alle attrazioni senza problemi di file o ritardi eventuali. Da non perdere assolutamente la visita alla Reunion tower.
La cima della Reunion Tower è alta ben 171 mt, ma non preoccuparti. Non andrai così in alto. Il ponte di osservazione della torre, il GeO-Deck, è un po' più vicino al suolo, a soli 143 mt sopra il livello stradale. Che tu lo visiti di giorno o di notte, il GeO-Deck offre una vista panoramica mozzafiato a 360 gradi della città che deve essere vista per essere creduta.

 

 

Non possiamo poi guidare sino a Huston per visitare lo Space Center Houston, è il centro visitatori ufficiale del NASA Johnson Space Center. Perciò è l'attrazione numero 1 di Houston per i visitatori internazionali e il primo affiliato Smithsonian nella grande area di Houston, dal 2014.
Con oltre 400 reperti spaziali, tra cui veicoli spaziali volanti, la più grande collezione di rocce lunari esposte al pubblico.
Sono solo 250 miglia quelle che ci separano da San Antonio, quindi perché non percorrerle? Ciò che ci ha particolarmente colpito di questa città è stata la scelta del soggiorno. Infatti per la prima volta negli Stati Uniti abbiamo optato per scegliere alcune notti non in hotel, bensì in una abitazione privata.
Tramite un noto sito di di prenotazioni di questa tipologia di accommodation, abbiamo visto il gruppo Lavaca Vacational Home Rentals ed abbiamo scelto di affidarci a loro.
Una scelta davvero intelligente, infatti al nostro arrivo a San Antonio, scoprire la Casa Blanca, che per alcuni giorni sarebbe stata nostra; è stata una vera sorpresa e decisamente piacevole.
Andiamo a descriverla un pochino: due camere, due bagni, una cucina grande accessoriata di tutto punto, una zona living decisamente accogliente ed arredata con tanto gusto. Il patio esterno sul davanti aveva due sedie da esterno, sul dietro una simpatica amaca ed addirittura la vasca idromassaggio, con giardinetto cinto dalla recinzione alta; per cui molta privacy assicurata.

 

 

La storia delle Missioni è veramente molto interessante; avevamo avuto modo di conoscere già quelle di El Paso, e in parte anche queste di San Antonio. Qui la prima che vediamo è San Joseè fondata nel 1719 dal padre Jesus Margil, che poi ha ceato un vero e proprio villaggio, poi ancora Mission San Juan Capistrano risalente al 1792. Ed ancora Mission San Francisco de la Espada, la più antica e quella forse meno bene conservata. Ognuna di esse è visitabile, attualmente sono gestite dai Ranger in quanto divenute parco nazionale. Lo stato di conservazione è diverso per ognuna, ma sono veramente molto interessanti.
Questo è anche il nostro giro di boa, infatti si ritorna verso il New Mexico e l’Arizona. Ci fermiamo prima a Las Cruces. Questa è una splendida città capoluogo della contea di Doña Ana e conta ben 111 mila abitanti, nell’area storica, mentre nell’intera area metropolitana si superano i 200 mila residenti. L’influenza messicana è forte, sia nell’attività alimentare, sia nelle costruzioni. Ma di fatto questa è la città che ama lo spazio. Infatti proprio dalla base missilistica White Sands Range fu lanciato il primo missile nello spazio. Infatti, la prima immagine della Terra dallo spazio è stata scattata il 24 ottobre 1946 da un razzo lanciato dal White Sands Missile Range. Poi giungiamo nella splendida città di Glendale. Questa città conta ben 248 mila abitanti, situata circa 30 miglia a nord di Phoenix si trova nella contea di Maricopa e deve le sue origini a William John Murphy che nel lontano 1887 insediò qui la sua compagnia per il recupero dell’acqua del canale.

 

 

Dal lontano 1887 le cose sono cambiate notevolmente e la città vanta una delle migliori università. Inoltre può annoverare luoghi storici particolarmente famosi quali il Sahuaro Ranch. Questo ranch nacque nel 1886 per volere di William Henry Bartlett, che dominò la citta dal 1880 al 1913. Con questa attività regalò una vasta produzione agricola alla città che poté crescere. Oggi giorno il ranch è visitabile, le strutture mantenute integre sono un mix tra museo e luogo dedicato a feste. Ma Glendale è anche vita notturna nello splendido complesso del Westgate, posizionato vicino allo stadio Farm Stadium, che ha ospitato le finali del Super Bowl nel 2023.
Una tappa decisamente più lunga ci riporta in California fino alla stupenda località di Palm Springs. Questa è l'oasi turistica più famosa della California meridionale. Greater Palm Springs comprende nove città: Palm Springs, Desert Hot Springs, Cathedral City, Rancho Mirage, Palm Desert, Indian Wells, La Quinta, Indio e Coachella. Simbolo emblematico Forever Marylin: una scultura alta 26 piedi, quindi 8 metri, creata dall'artista Seward Johnson, raffigura Marilyn Monroe nella sua famosa posa del film del 1955 “Quando la moglie è in vacanza.” La statua è un'attrazione turistica imperdibile nel cuore del centro di Palm Springs e un luogo popolare per le foto.

 

 

Non distante, poco più di un’ora e mezzo di viaggio giungiamo a San Diego, ove soggiorniamo più a lungo per poter vivere appieno la bellezza della città.
Iniziamo da Balboa Park, che è un parco culturale urbano storico di 1.200 acri a San Diego, California. Catalogato come Riserva naturale nel 1835, il sito del parco è uno dei più antichi degli Stati Uniti dedicato all'uso ricreativo pubblico. Il parco ospita vari musei, teatri, ristoranti e lo zoo di San Diego. È gestito e mantenuto dal Parks and Recreation Department della città di San Diego.
Non possiamo poi dimenticare la USS Midway Museum. Il museo è costituito dalla portaerei Midway. La nave ospita una vasta collezione di aerei, molti dei quali sono stati costruiti nella California meridionale; ed è visitabile praticamente in ogni pertugio.
La USS Midway è stata la portaerei statunitense in servizio più a lungo nel XX secolo, dal 1945 al 1992. Circa 200.000 marinai hanno prestato servizio a bordo. Poi è stata aperta come museo il 7 giugno 2004. Entro il 2012 le visite annuali hanno superato 1 milione di visitatori. A partire dal 2015 la Midway è il museo navale da guerra più popolare negli Stati Uniti.
Infine, prima di lasciare questa città è doveroso andare a Point Loma. Una penisola a ridosso di San Diego dalla bellezza incredibile. Un luogo assolutamente da visitare, per godere delle splendide spiagge a picco sull’oceano ed ovviamente visitare anche lo splendido Faro.

 

 

La storia vuole che secondo i naviganti europei fosse il punto da cui ebbe inizio la vista in California; infatti la comunità di Pont Loma è la più antica della penisola.
Fino a pochi anni or sono era un’area militare, quindi non vi era accesso al faro ed alle spiagge della penisola.
Oggigiorno la situazione è cambiata, il parco Nazionale Cabrillo National Monument è uno dei più visitati. All’ingresso ogni veicolo paga 10 dollari e si può trascorrere l’intera giornata al mare; a fare escursioni lungo i diversi sentieri, ed ovviamente a visitare il faro.
Sostare anche davanti al monumento dedicato a Cabrillo, navigante iberico che qui giunse con la prima spedizione europea nel 1542.
Ancora due ore di strada, lungo la highway per giungere alla meta che secondo noi rappresenta al meglio la California: Lancaster.
La città di Lancaster è sempre la nostra meta preferita, nei viaggi negli Stati Uniti. Infatti è situata non lontano dall’aeroporto di Los Angeles, cancello d’ingresso nel paese. Ma è anche posta all’ingresso del deserto del Mojave, si estende in varie direzioni e si unisce alla cittadina di Palmdale lungo l’Antilope Valley. Qui l’agricoltura si alterna alle conformazioni rocciose che spuntano dalla sabbia ed ospitano gli splendidi Joshua Tree. Queste piante sono davvero belle e particolari, le loro foglie nel corso del tempo divengono il tronco e la crescita è talmente lenta che per avere un alberello di un metro d’altezza ci vogliono circa ottant’anni.
A Lancaster il centro storico è sempre accogliente, e ben curato, oltre al palazzo museale del Moah, ci sono caratteristiche costruzioni basse. La città infatti è molto estesa, ma non ha palazzi alti; ecco perché è tanto bella. Inoltre a circa 15 miglia troviamo il famoso circuito di Willow Springs, emblematico per la sfida Ford vs Ferrari dei primi anni sessanta. Poi una lunga freeway attraverso le montagne ci porta a scoprire lo spazioporto situato ad altre 30 miglia di distanza.
La città di Lancaster offre veramente molti spunti turistici che rendono ogni soggiorno interessante e particolarmente conoscitivo. Dal punto di vista dell’automotive, ospita poi molte industrie tra cui la BYD, per non parlare dei nuovi progetti legati al mondo della mobilità ad idrogeno.

 

Testo e foto Fuoristradaweb.com

 

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