A Taghit un trasferimento di 16 chilometri fino alla partenza di una speciale di 137 km piuttosto impegnativa che finisce ai margini della cittadina di Beni Abbes che si dice nata il giorno in cui “El Gherba” venne a benedire queste dune e fece zampillare l’acqua che trasformò questo pezzo di deserto in una bella oasi. Dopo circa 52 chilometri di piattone e sassi inizia il divertimento vero, circa 85 chilometri di dune senza soluzione di continuità. Anche oggi la Fédération de Sport Algérienne ha offerto un percorso mozzafiato, una distesa infinita di sabbia che mette alla prova, una volta di più, le capacità tecniche più dell'abilita a tenere aperta la manopola del gas. Una sfida impegnativa per le 30 moto rimaste in gara e i 6 quad che ancora resistono, ma molto più faticosa per il gruppo delle auto. I distacchi si fanno molto più significativi sulla lunga distanza e l'esperienza fa la differenza.
Paolo Ceci anche oggi ha fatto da battistrada, il percorso è nelle sue corde e non ha avuto problemi a mantenere la vetta della classifica: “Una tappa disegnata bene, ma i piloti algerini tagliano da tutte le parti. Oggi me ne sono trovati due davanti senza avermi mai sorpassato. Mi dispiace per il mio compagno di squadra Carlo Seminara che oggi ha avuto un piccolo incidente.”
Anche Stefano Chiussi ha fatto una bella manche oggi, reduce da un grave incidente, qui sta trovando gli stimoli giusti per ritornare in forma:
“Più di 80 chilometri di dune stupende, facili, ma al tempo stesso difficili perché quando diventano tante prendi il ritmo e poi cadi, come è successo a me. Qui si naviga con il GPS aperto e la navigazione è sicuramente più facile, bella per chi si vuole avvicinare a questo sport, ma meno tecnica. Comunque questo è il Sahara e fa veramente impressione.”
Gianluca Grassi si accoda: “Oggi ci siamo levati la voglia della sabbia. Bellissimo terreno, dune di tutti i tipi. Per ora questa è la tappa più bella che abbiamo fatto.”
Giornata storta per Carlo Seminara, alias Desert Man che oggi partiva 4 assoluto. Poco prima delle di inserirsi sulle dune cade lussandosi una spalla. L’incidente è stato prontamente risolto dall’elicottero medicalizzato della gendarmeria arrivato dopo pochissimi minuti che lo ha trasportato in un ospedale militare dove hanno rimesso a posto la spalla lussata.
"Mi dispiace molto, mi sentivo molto in forma oggi, aspettavo con ansia le dune che sono ormai il mio terreno ideale, sono caduto per una disattenzione. Un plauso per i soccorsi, sopraggiunti in pochissimi minuti."
Per quanto concerne le auto, Attardati i due equipaggi Italiani impegnati nel soccorso ad un pilota Algerino Caduto. Mentre Marino Mutti ha perso circa un’ora per uscire dall’incavo di due dune.
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