Sempre più pronto al gioco duro
Chi di voi ha il 4x4 nel proprio DNA ben conosce i marchi divenuti sinonimo di questa attività. Uno di questi non può che essere Cooper Tire, il pneumatico da sempre legato al mondo del fuoristrada, reso celebre dalle storiche partecipazioni alle Baja californiane, ed in tempi più recenti a competizioni come Rallycross e Dakar.
Da poco compiuto il secolo di vita, la factory statunitense (inserita nella top ten dei produttori mondiali di pneumatici, con 56 milioni di pezzi prodotti e una quota sul mercato Usa del 13%, tra autovettura e trasporto leggero, che diventa ben il 25% valutando il solo segmento dei 4x4) ha una lunga storia, che affonda le radici ad Akron, Ohio, la capitale americana dell’industria del pneumatico, con la fondazione della Gian Tire, divenuta Cooper Tire nel 1946. Credendo fermamente che lo sviluppo produttivo debba essere associato a quella imprescindibile sperimentazione ottenuta sulle piste di gara, Cooper Tire ha sempre partecipato alle massime competizioni motoristiche, in circuito quanto sui terreni naturali, realizzando pneumatici sempre molto ambiti e performanti. Non è un caso l’acquisizione di altri brand celebri del mondo della gomma, come l’inglese Avon nel 1997 e nel 2003 la statunitense Micky Thompson, che molti di voi apprezzano ad esempio per le celebri Baja.
Uno dei suoi modelli di punta ora si aggiorna, grazie alla collaborazione con un asso del volante, come il pluricampione Dakar in classe veicoli di serie Xavier Foj, spagnolo motorizzato Toyota Land Cruiser e gommato, appunto, Cooper.
Da questa sinergia la gamma Discoverer STT oggi diventa STT Pro, un artigliato con pochi compromessi, 80/20 off/on, dal battistrada fortemente scolpito che intende garantire il massimo grip possibile nelle peggiori condizioni di fondo naturale. Dai semplici sterrati a roccia e fango, il disegno del Discoverer STT Pro beneficia di una tassellatura aggressiva e pronunciata con conformazione tridimensionale e scanalature a profondità variabile, così da migliorare l’effetto autopulente agevolando l’espulsione in movimento di fanghiglia e brecciolino, in grado di mordere il terreno affondando in profondità la dentellatura, permettendo un maggiore accoppiamento al suolo con il cosiddetto effetto cremagliera.
Zona vulnerabile ai contatti con rocce e sporgenze, la carcassa con spalla rinforzata è stata realizzata tramite una struttura brevettata Armor-Tek, a tre tele sovrapposte con maggiore inclinazione (a 45°) per aumentare l’interazione tra le reciproche trame, in grado di offrire circa il 50% di tenacia in più rispetto un pneumatico tradizionale a due tele.
Il disegno della scolpitura, con sezione centrale a schema variabile 3-2, è quello che grazie alla sua impronta assicura un comunque discreto compromesso nella guida su asfalto, garantendo apprezzabile direzionalità e precisione riducendo attrito e rumorosità anche sulle normali strade ed autostrade da percorrere durante i trasferimenti tra una “speciale” e l’altra.
Trattandosi di un prodotto di nicchia, la gamma dimensionale – analoga al precedente STT – ufficialmente importata da questo inverno in Italia dalla Overgom di Torino - www.overgom.com -, coprirà misure specifiche, dai 15 ai 18 pollici, dai 225 ai 315 mm e con rapporti di spalla tra 65 e 85, mentre al momento non sappiamo se saranno disponibili anche qui da noi specifiche dimensioni in pollici destinate in origine al mercato americano, comprese tra i 30x9.50 R15 e i mastodontici 37x13.50 R22. Quasi roba da big foot!
Testo by Duilio Damiani