Il conto alla rovescia è già iniziato, anche perché certe gare sono La Gara della stagione se non il sogno di una vita. Perché quando si parla di Dakar prima ancora di parlare di competizione automobilistica bisogna parlare di avventura e un segno di rispetto è d’obbligo per quella che probabilmente è una delle ultime grandi sfide a motore esistenti.
All’edizione del 2017 della Dakar in programma dal 2 al 14 gennaio ci sarà anche il pilota veronese Graziano Scandola con al fianco il vicentino Giammarco Fossà, i due driver, iscritti dalla Daytona Race in collaborazione con la Scuderia Car Racing, saranno in gara con un Ford Raptor Pick Up SVT dotato di un potente motore V8 6210cc capace di 385 cavalli ed iscritto nella categoria T2, preparato e seguito in gara da RTeam RallyArt.
All’esordio in una Dakar, Graziano Scandola fa parte di una famiglia dove le corse sono il pane quotidiano, zio di Umberto e Riccardo, il primo Campione Italiano Rally 2013 ed attualmente in corsa per la corona di quest’anno ed il secondo pilota e Team Manager di Skoda Italia Motorsport, nonché fratello di Giuliano, validissimo gentleman driver negli anni ’80 e ’90.
Da parte sua Graziano inizia presto a correre nei rally e tra la fine degli anni ’80 e gli anni ’90 si fa valere sulle strade di tutta Italia (con una partecipazione alla prova del mondiale al Mille Laghi in Finlandia nel 2002), arrivando a vincere una Coppa Italia nel 1992 totalizzando 140 partenze e 14 vittorie in Gruppo N. Dopo un periodo di pausa nel 2009 torna alle gare iscrivendosi al Campionato Europeo Baja confermando di non aver perso lo smalto di un tempo, arrivando terzo nel 2011 e primo nel 2013 nell’European Baja nella categoria UTV, fino alla vittoria nella passata stagione sempre nell’Europeo Baja nella categoria Side by Side.
“Sono svariati i motivi che mi hanno spinto a partecipare alla Dakar – inizia a spiegare il pilota veronese – primo tra tutti naturalmente la passione per i rally ed il fuoristrada, poi, essendo un rallysta che ha vissuto le stagioni dove le gare erano ben più lunghe e meno esasperate di adesso, ho avuto modo di ritrovare questo ambiente nelle gare di tipo Baja, e la Dakar è la sua massima espressione, una gara che comunque in ogni caso ha un fascino indescrivibile.”
Ma la Dakar è anche altro come continua a spigare Scandola: “….questa esperienza è una sfida con me stesso, arrivato a 50 anni è uno stimolo nuovo per rimanere giovani dentro, una sfida che mi porterà a visitare luoghi ed avere esperienze che altrimenti sarebbero difficili vivere”.
Sotto l’aspetto agonistico l’obbiettivo è chiaro: “La speranza è che la nostra avventura duri fino alla fine della gara. Come pilota privato alla prima partecipazione alla Dakar è l’obbiettivo che ci siamo prefissati io ed il mio amico Giammarco Fossà assieme a RTeam RalliArt, ai nostri sponsor che hanno creduto in questo progetto e che mi hanno sostenuto tramite la società Daytona Race che ha reso possibile questa avventura.”
Chi invece di Dakar può dire di averne già assaporato la magia è Giammarco Fossà: il vicentino che per l’occasione navigherà Graziano Scandola ha un curriculum “off-road” davvero lungo, avendo iniziato ad affrontare i deserti africani già nel lontano 1997, attraversando le sabbie del Sahara, Algeria, Libia, Marocco, Egitto e Tunisia partecipando fino al 2001 alla Coppa del Mondo Cross County FIA, arrivando a disputare e concludere la Parigi-Dakar con un Mercedes Unimog T4.
Nel 2003 scopre il quad con cui dal 2006 al 2013 partecipa al Campionato Italiano ed Europeo Baja, a metà del 2013 lascia il manubrio e torna al volante ed esordisce con un SSV Can Am Maverick 1000 R, partecipando da allora al Campionato Italiano ed Europeo FIM Baja con ottimi risultati.
Per la marcia di avvicinamento alla Dakar 2017 l’equipaggio veneto ha deciso di mantenersi in allenamento al fine anche di rafforzare ancor di più l’affiatamento, partecipando alla prima edizione dell’Italian Baja d’Autunno che si svolgerà a Pordenone dall’11 al 13 novembre. I due scenderanno in gara con un SSV Side by Side: un buggy 4x4 con telaio tubolare dotato di un motore di 1000cc bicilindrico capace di 110 cavalli, un mezzo che fa del suo rapporto peso/potenza la sua arma migliore.
La Dakar 2017 prenderà il via da Asuncion, in Paraguay il 2 gennaio 2017 per poi concludersi il 14 gennaio a Buenos Aires in Argentina. Proprio il Paraguay è la novità della 39^ edizione del rally raid, che assieme a Bolivia ed argentina saranno le nazioni che ospiteranno l’edizione 2017.
Una Dakar che si preannuncia fin d’ora molto dura per uomini e mezzi, con le 5 tappe in Bolivia che saranno tutte oltre i 3500 metri di altezza, con sbalzi di temperatura molto elevati: dal freddo boliviano alla calura argentina. Quasi la metà del percorso è cambiato rispetto alle passate edizioni, con sei giornate di gara previste in zone sabbiose con dune e numerosi ostacoli da superare che ricorderanno molto le tappe africane.
Ancor più rilevanza verrà data alla navigazione, con prove più lunghe (molte oltre i 400 chilometri), molti passaggi in aree aperte non segnalate e con una speciale da 620 chilometri che potrà fare la differenza. Intanto non resta che attendere la conferenza stampa del 23 novembre verranno rese note tutte le novità.
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