Gianluca Tassi è riuscito a compiere la storica impresa di giungere al traguardo della Dakar 2017. Il cinquantacinquenne pilota paraplegico è il primo disabile italiano a partecipare e portare a termine la gara off road più difficile al mondo.
L’ultima tappa è stata poco più di una passerella fino a Buenos Aires. Un ultimo favoloso sforzo, il momento giusto per incoronare uno degli eroi della Dakar 2017. Per Gianluca la posizione in classifica conta poco ma riuscire a precedere ben undici piloti ‘normodotati’, giungendo quarantaduesimo, è un altro motivo di grande orgoglio. In questo senso Gianluca detiene già un primato. Nel 2009 vinse il Raid dei Templi in Campania, battendo i colleghi ‘normodotati’ e diventando il primo pilota con disabilità al mondo ad ottenere un simile risultato in una gara. Ma aver concluso quella che è considerata l’edizione più dura della Dakar, per il percorso e le condizioni metereologiche, vale più di una vittoria e di qualsiasi posizione in classifica. Il miracolo sportivo è ancora più grande se si considera che Gianluca ha superato indenne i pericoli più o meno nascosti della Dakar, percoli per lui ancora più insidiosi. Grazie alla sua abilità è stato capace di domare le dune, il fango, la polvere, la pioggia, il freddo delle alture e l’afa del deserto, con una volontà che va oltre ogni più rosea immaginazione.
Ma il suo trionfo non è frutto della sola volontà. Mai come in questa volta l’esperienza conta e Gianluca ne ha da vendere. In circa quarant’anni di attività e competizioni motoristiche off road ha vinto 5 Campionati Regionali, 16 titoli Italiani e un Campionato Europeo di Motorally, partecipando con successo ad importanti gare nazionali e internazionali. Gianluca, quindi, alle imprese è abituato ma terminare la Dakar ha tutto un altro sapore. Il sapore delle gesta epiche che lasciano un segno nella storia dello sport e della disabilità.
“Dire che sono felice è un eufemismo”, esordisce emozionato. “E’ un sogno che si realizza dopo tanti anni di sacrifici e duro lavoro. Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo e ancora stento a crederci. Grazie a tutti quelli che hanno creduto in noi e a chi ci è stato vicino sin dall’inizio. Non molleremo mai! Grazie a chi è stato al mio fianco in questi tredici fantastici giorni, due persone insostituibili come l’esperto navigatore Massimiliano Catarsi e il fido Alessandro Brufola Casotto. Grazie all’R Team per aver creduto in me”. Il ritorno a casa per Gianluca sarà da vero eroe. A Preggio, Perugia e in tutta l’Umbria lo stanno aspettando a braccia aperte per i festeggiamenti. Non solo i familiari, gli amici e i conoscenti ma anche i tantissimi tifosi e appassionati che in questi giorni lo hanno incitato attraverso la sua pagina facebook. C’è già chi ha deciso di accoglierlo festosamente all’aeroporto.
Sul sito www.gianlucatassi.it potrete trovare ogni info ed una approfondita storia del cinquantacinquenne pilota umbro.
PROSEGUE LA SFIDA DI GIANLUCA TASSI, DOPO IL GIORNO DI RIPOSO IL PILOTA DISABILE E’ FRA LE PRIME 50 POSIZIONI
Siamo al giro di boa della Dakar 2017 e prosegue il sogno di Gianluca Tassi. Il pilota di rally disabile continua la sua sfida nella corsa off road più estrema del mondo, realizzando risultati ai più impensabili. Nel giorno di riposo, dopo la sesta tappa, da Oruro a La Paz, annullata per le cattive condizioni meteo, e prima della ripresa delle ostilità, con i 622 km da percorrere da La Paz a Uyuni, il campione umbro è ben saldo fra le prime cinquanta posizioni nelle auto. Il quarantaseiesimo posto è più che una vittoria per Gianluca, autore di un’impresa al limite dell’impossibile, così come lo spirito della Dakar richiede. Le difficoltà superate in queste prime sei giornate vanno dalla polvere incontrata nella seconda tappa, all’altitudine che ha accompagnato gli equipaggi sin dal terzo giorno di gara, con picchi compresi fra i 3.500 e i 4.000 metri. Senza dimenticare le dune, vero flagello per auto, piloti e navigatori, la pioggia e le inondazioni, che hanno costretto gli organizzatori a ridurre il percorso della tappa numero 5 e cancellare la sesta. Tutto questo ha portato al ritiro campioni affermati, come lo spagnolo Carlos Sainz, ma non ha impedito a Gianluca Tassi di compiere un vero e proprio miracolo sportivo, passando indenne attraverso i pericoli più o meno nascosti del tracciato della Dakar, per lui ancora più insidiosi. Ed è chiaro che fa un certo effetto vedere in classifica il nome del ragazzo cinquantacinquenne divenuto paraplegico dopo la caduta dalla moto nel 2003. La dimostrazione che “la volontà non ha limiti”, come recita lo slogan che campeggia sulla home page del suo sito, www.gianlucatassi.it.
( Foto di Edoardo Bauer)
Nel giorno di riposo c’è stato il tempo anche per un selfie con il presidente della Bolivia Evo Morales, a riprova che l’impresa di Gianluca ha qualcosa di straordinario. La Dakar però non è una gara in cui ci si può adagiare sugli allori, l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. Lo sa bene Gianluca che, nonostante un colpo di calore avuto negli ultimi giorni e qualche linea di febbre nella giornata di ieri, è pronto a riprendere il cammino verso Buenos Aires. “Abbiamo affrontato i primi giorni di gara con repentini cambiamenti di terreno, clima e altitudine. Al secondo giorno c’erano quarantasette gradi all’esterno, quindi vi lascio immaginare quanto poteva essere la temperatura all’interno dell’abitacolo. Dalla terza tappa in poi ci sono state le giornate più impegnative, soprattutto per l’altitudine e il conseguente calo di potenza del motore delle auto. Le dune le abbiamo affrontate in maniera impeccabile, nonostante la pesantezza del veicolo cui è stato fatto qualche intervento di assistenza ma nel complesso è risultato molto affidabile. La sesta tappa è stata cancellata perché sul percorso stabilito c’era oltre mezzo metro d’acqua. Si dorme poco, a volte non più di due ore a notte, soprattutto noi piloti in seconda griglia di partenza che iniziamo a gareggiare dopo e arriviamo la notte. E’ dura tenere questo tipo di trend. Fino a questo momento ci siamo riusciti, grazie ad una gestione intelligente del mezzo, alla collaborazione del mio co-pilota Massimiliano Catarsi e all’assistenza di Alessandro Brufola Casotto. Adesso c’è la seconda parte della gara. Si riparte con una tappa marathon, senza assistenza. Superate le prossime tre tappe,- conclude Gianluca Tassi - potremo gestire al meglio la parte finale della Dakar”.
Infine, oltre l’R Team di Renato Rickler, c’è da ringraziare gli sponsor che hanno permesso a Gianluca di partecipare alla Dakar 2017. In primis Eco Petrol Servizi Ecologici, Decathlon Foligno, Motorsport Italia, Guidosimplex, Renzini Alta Norcineria, Cesar, Etruria Meccanica, Edil Trestina, Liqui Moly, Rima Centro diagnostico, Sapa, Barrito e Spartaco. Un ringraziamento va anche ai partner Regione Umbria, Comune di Perugia, Comitato Italiano Paralimpico, Sport Management Italia, Agostino Andreozzi, Edoardo Bauer di Rally Zone, Fisaps, Comune di Senigallia, Amidei, Totani Racing, Tommaso Luciani e tutto lo staff della onlus Uno di Noi.
GIANLUCA TASSI
«La volontà non ha limiti», oltre ogni confine, ma soprattutto oltre ogni barriera e contro ogni pregiudizio. Anche un sogno può trasformarsi in realtà quando a togliere il freno e pigiare sull'acceleratore è Gianluca Tassi, pilota di rally disabile, ex campione di motorally, divenuto paraplegico dopo una caduta nel 2003 durante un viaggio organizzato in Perù per Bmw Motorrad Italia, che a 55 anni è pronto a far ritorno in Sud America, questa volta, da protagonista. Da quel giorno sfortunato alla prossima Dakar 2017, la corsa off road più estrema al mondo, saranno trascorsi quattordici anni durante i quali Tassi non ha mai perso la voglia di vivere, ma ha lottato, partecipato a tanti rally, infranto record, come quello che lo ha visto battere
importanti piloti nel Raid dei Templi in Campania e qualificarsi al primo posto divenendo il primo disabile nel mondo a conquistare un simile traguardo. Gianluca Tassi gareggia per conto di tutte quelle persone che vedono nella disabilità un limite, quelle persone per cui oggi è diventato una guida sicura anche in auto dopo aver conseguito il brevetto di istruttore FISAPS ed essere diventato istruttore del R Team, Ralli Art Off Road Team fondato da Renato Rickler, che gli fornirà macchina e supporto tecnico diventando uno dei principali partner per l’avventura della Dakar del prossimo Gennaio 2017. Dentro e fuori Gianluca Tassi, anche presidente della Onlus «Uno di noi», c'è un mondo che provare a racchiudere è davvero impossibile, come visibile leggendo le pagine del sito www.gianlucatassi.it, un uomo pronto a compiere una grande impresa rasentando i limiti della sopravvivenza sportiva e personale per dimostrare al mondo intero che chi vuole può e che non esiste peggior persona di chi non crede nei propri sogni. Alla prossima Dakar il cinquantacinquenne pilota umbro non vorrà esser semplice protagonista ma scenderà in pista per domare la terra e far ruggire la propria vettura mostrando a tutti che i sogni possano diventare realtà.
( Foto di Agostino Andreozzi)
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