Sul podio della 32^ edizione del rally, Daniela Macri Varese, con un buggy 100% elettrico, ha portato i colori dell’Italia
Fra le “gazelles” della 32^ edizione del Rallye Aïcha du Maroc, il rally-raid tutto al femminile organizzato da Maïenga Sports Events, di cui Dominique Serra è “anima e cuore”, c’è stata anche un’italiana. A schierarsi ai nastri di partenza del challenge di navigazione svoltosi a marzo, nel sud del Marocco, sono state 380 donne - di 10 nazionalità diverse – fra cui Daniela Macri Varese, che in coppia con la francese Emilie Piermattei, amica e collega (entrambe lavorano al Centre Cardio- Thoracique de Monaco), ha tagliato il traguardo a bordo di un veicolo elettrico, conquistando la medaglia d’argento di categoria.
Daniela, alla sua seconda partecipazione al rally (la prima, nel 2020, è stata con un 4x4 del marchio Jeep), ha partecipato nello schieramento “E-Gazelle Innovation”, su un performante buggy E-Cross, preparato e noleggiato da Solutions VE, azienda francese (con sede a Hyères, nella regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra), specializzata in mobilità elettrica.
Creata nel 2017 da Dominique Serra, con il sostegno della Fondation Prince Albert II de Monaco, la “E-Gazelle” è la prima categoria 100% elettrica nel mondo dei rally-raid. Che esperienza è stata Daniela? “Davvero bellissima! Non vediamo già l’ora di partecipare al rally un’altra volta anche se non sappiamo ancora con quale veicolo –racconta entusiasta– Il buggy elettrico si è comportato molto bene su tutti i percorsi, non abbiamo avuto alcun problema meccanico e questo ci ha permesso di concentrarci al meglio su guida e navigazione. Abbiamo gestito bene l’autonomia, senza prendere penalità assegnate in caso di assistenza esterna. E il tutto rispettando l’ambiente, senza inquinare e fare rumore. Certo, è stato più difficile perché, a bordo di un veicolo completamente aperto come il nostro, la sabbia arriva ovunque ma la guida sulle dune è stata incredibilmente divertente”.
Dopo lo start in Francia, a Nizza (e a Monaco per gli equipaggi “E-Gazelle”), il rally si è spostato in Marocco: 9 giorni, con prologo e sei tappe (di cui 2 “marathon” senza assistenza e rientro al bivacco): una sfida sportiva ma anche umana e solidale. “L’Aïcha des Gazelles non è solo un challenge d’orientamento che mette alla prova le partecipanti: è anche un evento di solidarietà che permette di aiutare territori e associazioni che ne hanno realmente bisogno -spiega Daniela- I mesi che precedono la partenza sono dedicati a raccogliere capi d’abbigliamento, materiale scolastico e medico che viene distribuito in Marocco prima della partenza ufficiale del rally. Parte del costo d’iscrizione va all’associazione Coeur de Gazelles che si occupa di far costruire scuole e di curare tanti bambini e, spesso, le loro mamme. La presenza del rally porta inoltre un indotto economico alle realtà locali e, grazie a importanti pratiche di sostenibilità, fortemente volute dall’organizzazione, come il riciclo della plastica, molte donne hanno la possibilità di lavorare, trasformando ad esempio le bottiglie vuote dell’acqua in oggetti utili”.
Di questa edizione c’è un ricordo in particolare che porterai nel cuore? “Sicuramente la convivialità e l’amicizia con tutti gli altri equipaggi in gara, soprattutto con i team dei veicoli elettrici con cui siamo state più a stretto contatto: mi è piaciuto molto l’affiatamento dimostrato in ogni occasione, anche nei momenti più duri, quelli delle lacrime e dei timori. L’aiuto reciproco quando ce n’è stato bisogno, le risate a fine tappa e le chiacchiere prima di andare a dormire. Una bella atmosfera, mai competitiva, che, assieme ai paesaggi indescrivibili del Marocco, ha fatto di questo rally un evento davvero unico -prosegue Daniela- Un’avventura resa possibile grazie agli sponsor che ci hanno permesso di prendervi parte e di aiutare tanti bambini. Un grazie sincero al Centre Cardio-Thoracique, a Collectif Humanitaire, Mi, Monacolimo, Cme, Caprice, L’Endroit e Le Toucan che hanno sostenuto me e Emilie”.
“Gazelle” una volta, “gazelle” per sempre…“Assolutamente sì! -conclude-E’ un mood che ti si cuce addosso. Un desiderio? Mi piacerebbe vedere tante italiane ai nastri di partenza delle prossime edizioni”.
Il buggy dal “cuore elettrico”
L’E-Cross di Daniela e Emilie (come tutti quelli del preparatore francese, noleggiatore ufficiale di veicoli elettrici e partner tecnico del Rallye Aïcha des Gazelles du Maroc) ha telaio tubolare, servosterzo e 4 ammortizzatori Bilstein specifici da competizione. Compresa la batteria, realizzata su misura in un pack da 50 kWh, il mezzo pesa circa 980 kg. “Con una carica piena può percorrere 220 km che diventano 170 su sabbia e a velocità più sostenuta; la ricarica è possibile in 4 ore e mezza -spiega Fabien Lagier, uno dei soci di Solutions VE- In occasione del rally, Daniela ha scelto di caricare il buggy grazie all'energia solare. Per poterlo fare, abbiamo messo a disposizione, come facciamo sempre, una centrale solare mobile composta da 10 pannelli fotovoltaici e 60 kWh di batteria di stoccaggio. Durante il giorno, i pannelli sono in grado di produrre sufficiente elettricità immagazzinata poi nelle batterie solari prima di essere ridistribuita, la sera al bivacco, alla batteria del buggy”. La motorizzazione dell’E-Cross, che sviluppa l’equivalente di 90 cavalli, proviene da una casa automobilistica con cui Solutions VE ha firmato una partnership. La velocità massima di questo E-Cross, che ha il motore posizionato sulle ruote posteriori, è di 120 km/h.
Testo e foto Sonja Vietto Ramus